Ciambelle di Pasqua Marchigiane: un’antica bontà che sa di casa e di festa

La Pasqua è un’occasione speciale, non solo per il significato che porta con sé, ma anche per i suoi profumi, i suoi colori, e naturalmente i suoi sapori. Tra le ricette della tradizione più amate nelle Marche, ci sono loro: le ciambelle di Pasqua marchigiane, conosciute anche come ciambelle strozzose. Croccanti fuori, asciutte ma fragranti, dal profumo delicato di anice e limone… queste ciambelle sono molto più di un semplice dolce: sono un pezzo di memoria, una carezza familiare che accompagna da generazioni le tavole pasquali.


Un dolce rustico della tradizione contadina:

Le ciambelle strozzose rappresentano uno dei simboli più autentici della cucina pasquale marchigiana, soprattutto nelle zone del Fermano e dell’entroterra. Il nome curioso (strozzose) deriva dalla loro consistenza compatta e asciutta, che “strozza” un po’ alla gola se mangiata senza accompagnamento – ma è proprio questo il loro fascino! Nella tradizione contadina si gustavano con un bicchiere di vino dolce, come il moscato o la vernaccia, oppure intinte nel latte o nel caffè del giorno dopo.

Sono dolci poveri, realizzati con ingredienti semplici e senza lievito, pensati per durare a lungo e per essere donati in occasione delle festività pasquali. Nonostante la loro semplicità, hanno una preparazione unica, che alterna bollitura e cottura in forno. Questo doppio passaggio conferisce loro una consistenza speciale, impossibile da ottenere in altro modo.


Ingredienti genuini e pochi passaggi:

La ricetta si basa su sette ingredienti fondamentali, tutti facilmente reperibili. Ciò che rende speciale il sapore è il connubio tra anice e scorza di limone, che dona freschezza e un profumo inconfondibile.

Ingredienti (per 6 ciambelle):

  • 5 uova
  • 500 g di farina manitoba
  • 100 g di zucchero
  • 60 ml di olio di semi di girasole
  • 50 ml di liquore all’anice
  • La buccia grattugiata di ½ limone
  • 1 bustina di vanillina

Preparazione: come realizzare le ciambelle strozzose passo dopo passo:

1️⃣ Montare le uova

Inizia rompendo le uova in una ciotola capiente. Con l’aiuto delle fruste elettriche, montale fino a renderle spumose e leggere.

2️⃣ Aggiungere zucchero e aromi

Incorpora lo zucchero, l’olio di semi, la buccia di limone grattugiata e la vanillina. Mescola con cura.

3️⃣ Integrare farina e liquore

Aggiungi metà della farina e inizia a mescolare. Versa il liquore all’anice, poi incorpora il resto della farina. Quando l’impasto diventa consistente, trasferiscilo su una spianatoia infarinata e lavoralo fino a ottenere un panetto compatto e liscio.

4️⃣ Formare le ciambelle

Dividi l’impasto in 6 porzioni. Forma dei filoncini e chiudili ad anello, creando delle ciambelle regolari.


La bollitura: il passaggio “segreto”

Una delle caratteristiche distintive di questa ricetta è la bollitura prima della cottura in forno. Porta a ebollizione una pentola d’acqua, quindi immergi due ciambelle per volta. Falle cuocere per circa 4-5 minuti, poi scolale e adagiale su un canovaccio pulito. Dovranno riposare per almeno 12 ore, asciugandosi completamente.

Questo passaggio è essenziale per ottenere la consistenza tipica e facilitare la formazione della crosticina in forno.


Il taglio a clessidra:

Trascorso il tempo di riposo, con un coltello affilato pratica un’incisione profonda nel centro della ciambella, lungo tutto il diametro interno. Questo taglio darà la forma a “clessidra” durante la cottura e permetterà alle ciambelle di aprirsi in modo caratteristico.


Cottura in forno:

Disponi le ciambelle su una griglia rivestita di carta forno. Cuocile in forno ventilato preriscaldato a 180°C per circa 30-35 minuti, fino a doratura.

Una volta pronte, sprigioneranno un profumo irresistibile… e saranno croccanti fuori ma leggere all’interno, perfette per essere gustate anche nei giorni successivi.


Come servire le ciambelle di Pasqua marchigiane:

Tradizione vuole che le ciambelle strozzose si accompagnino con:

  • Vino dolce o liquoroso (moscato, vernaccia, vino cotto)
  • Latte o tè caldo per la colazione pasquale
  • Oppure semplicemente al naturale, magari leggermente scaldate

In alcune varianti più moderne, si possono glassare con ghiaccia reale o decorare con zuccherini colorati, per renderle più scenografiche, soprattutto se si vuole presentarle come regalo pasquale.


Consigli per un risultato perfetto:

  • Non saltare il riposo dopo la bollitura: è fondamentale per ottenere una ciambella asciutta ma fragrante.
  • Controlla bene la cottura in forno: ogni forno è diverso. Le ciambelle devono risultare ben dorate ma non bruciate.
  • Taglio profondo: l’incisione centrale deve essere netta per ottenere la tipica apertura a clessidra.
  • Conservazione: si mantengono perfette per una settimana, ben chiuse in una scatola di latta o avvolte in carta forno.

Varianti da provare:

  • Senza alcol: puoi sostituire il liquore all’anice con succo d’arancia o latte aromatizzato.
  • Con semi di anice interi: per un sapore più intenso e tradizionale.
  • Versione più dolce: aggiungi una glassa di zucchero e limone per un effetto lucido e più goloso.

Un’idea regalo perfetta per la Pasqua:

Le ciambelle di Pasqua marchigiane sono anche una splendida idea regalo, soprattutto se confezionate con un nastro e una carta decorativa. Si possono offrire ad amici e parenti al posto della classica colomba o come pensiero fatto in casa, ricco di significato.


Il valore delle ricette di famiglia:

Questa ricetta è uno di quei tesori che si tramandano da madre in figlia, da nonna a nipote, custodita in quaderni macchiati di farina e scritta con la penna a sfera. Prepararla è un po’ come viaggiare nel tempo, tornare a quelle giornate lente prima di Pasqua, in cui la cucina profumava di anice e di festa.

Le ciambelle strozzose non sono solo dolci da forno: sono pezzi di storia familiare, da salvare, rispettare e condividere.


Conclusione:

Le ciambelle di Pasqua marchigiane sono un dolce simbolico e autentico che racconta la semplicità e la bellezza della nostra cucina regionale. Un rito, più che una ricetta. Una tradizione da tenere viva, anno dopo anno, tra le risate in cucina e il profumo del forno acceso.

Provale, personalizzale, portale in tavola. Saranno il tuo tocco speciale durante le festività pasquali… e magari entreranno anche nella tua tradizione di famiglia.